1) Prelude
2) Da un viaggio a Petra
3) Tu peste en mi piel
4) Walk on
5) Perle
6) Karma
7) Breathing under spanish sea
8) Passaggi
9) Take off
10) Evanescente
11) Suoni
Notes From A Logbook (Ethnoworldmusic 2007)
Limited edition di Notes from a Logbook con Artbox artigianale.
R A S S E G N A S T A M P A
Jam - Gennaio 2008 * Rockerilla Marzo 2008 * Recensione Musicalnews * Il popolo del blues * Musicalnews.com Oderigi Lusi - Aldilà di ogni confine *
Musicaround 12-2007 * Wonderous Story * Rockstar febb 2008 * Gufetto * MovimentiPROG * Agrituristi * Mentelocale * Nerok * Silent Scream Webzine * Guida di SuperEva * 12 Pagine 2008 * TEMPI DURI-2008 * Arlequins 2008 * inmusica * L'isola che non c'era * Musica & Dischi * Paperlate 2008 * Recensione Show case Maggio 15,2008 * Re-nudo Maggio 2008 * Rockit * Raro * SulPalco.com ...per gli emergenti
Notes from a logbook di Donato Zoppo
Che immagine avete del virtuoso? Egocentrismo e bizzarria, talento irascibile e supponenza, dita che volteggiano sullo strumento e grande autostima: un’immagine demodè, tuttavia ereditata da quei virtuosi in ritiro nella loro turris eburnea, nell’indiscutibilità delle loro capacità, nell’assoluta certezza di non aver bisogno del confronto per la propria crescita. Eppure c’è un altro tipo di virtuoso, come Oderigi Lusi. Pianista campano dal brillante curriculum,
Lusi per carattere e temperamento sfugge dall’immagine individualista del “genio e sregolatezza”: Oderigi possiede il senso del gruppo, la predisposizione al lavoro collettivo, l’elasticità, l’apertura al nuovo, la capacità di mettersi in discussione. Per lui “virtuosismo” è creazione, condivisione, circolarità.
La consapevolezza che il talento è un dono da custodire, stimolare e valorizzare con incontri, viaggi ed esperienze, è alla base del suo primo album solista. Dietro Notes From A Logbook c’è la pietra filosofale del suono, un’alchimia che fonde jazz e spiritualità, rock e itinerari mistici, world music e conoscenza, musica colta e vibrazioni nascoste. Notes è un diario di viaggio, il frutto di una crescita interiore maturata su rotte mediorientali e riflessioni introspettive, sul proprio percorso di musicista dai brillanti trascorsi accademici, sulla verve da coinvolgente esecutore, sulla malleabilità da partner di tante formazioni.Notes from a logbook racchiude in undici brani la vita di Oderigi, mai disgiunta dalla musica. È un autore profondamente ispirato, che assorbe il meglio dalle sue collaborazioni: il sontuoso progressive dei Malaavia, il rock mediterraneo degli Osanna, l’amato Debussy degli studi classici e l’ethno-fusion dei Paleo. In omaggio ad una filosofia della “creatività condivisa”, Oderigi ha coinvolto preziosi compagni di viaggio, come il poliedrico cantautore Luciano “Varnadi”
Ceriello, l’eccezionale batterista Leonardo De Lorenzo, i formidabili chitarristi Fabrizio Fedele e Andrea Palazzo, il frizzante percussionista Pasquale Benincasa. Notes attraversa sonorità colte e rivela arrangiamenti maturi (Perle, Suoni), incontra le propaggini davisiane dei primi anni ’70 e il miglior ethno-jazz (Breathing under the Spanish sea, Walk on), lambisce il funk (Take off), la bossanova e le scale orientali; evoca reminiscenze di McCoy Tyner, Return To Forever, Al Di Meola e Perigeo, i Dead Can Dance di Spiritchaser, arrivando ad un pop d’autore (Evanescente) che spiazza per la raffinatezza e l’eleganza. Oderigi dipinge le sue memorie e la sua interiorità, flirta con il “giro” dei giovani e rampanti jazzmen meridionali (Mirko Signorile, Michele Giuliani, Gio Gentile, Gianluca Milanese, Vito Ranucci), ma se ne discosta grazie al suo eclettismo. Il disco è un affresco sonoro lussureggiante ed esotico, spesso malinconico e crepuscolare, una finestra su culture e profumi del Mediterraneo.
Notes from a logbook non è solo un album di colori e atmosfere evocative, di sonorità contaminate e sorprendenti escursioni strumentali. È un disco di contenuti: gioie e dolori della globalizzazione, turismo sessuale e sfruttamento minorile (Tu peste en mi piel), meditazioni sul viaggio (Da un viaggio a Petra), misteri della spiritualità (Karma), riflessioni sul senso dell’arte (Passaggi). Perché Oderigi Lusi, ancor prima di essere un pianista espressivo e un lucido compositore, è un uomo: consapevole del mondo in cui vive, del peso di essere artista, del valore catartico della sua musica.
Oderigi Lusi & The Konzert Ensemble
Notes from a logbook LIVE
Nell’ esibizione live sono eseguite le musiche del lavoro Notes from a logbook integrate con brani di produzioni precedenti. Il tutto percorrendo il background del pianista irpino dove sonorità diverse si mescolano tra loro intrecciando una trama sonora spesso priva di confini. L’esibizione è accompagnata dalla proiezione di filmati con la presenza di attori e danzatori.